Ci siamo quasi. Tra poco meno di 24 ore queste incredibili elezioni saranno finite. Il mondo è con il fiato sospeso e i due candidati alla presidenza terranno i loro ultimi comizi, provando a convincere i pochi ma preziosi indecisi a votare per loro.
Donald Trump sarà in Michigan, Florida, North Carolina, Pennsylvania e New Hampshire, Hillary parlerà invece in Michigan, North Carolina e Pennsylvania tentando di tenere disperatamente le posizioni di fronte all’assedio del tycoon. È soprattutto il Michigan a preoccupare la candidata democratica. Lì, pur essendo in vantaggio, la rabbia della working class contro il sistema potrebbe giocare brutti scherzi, come già avvenuto durante le primarie democratiche, nelle quali la ex first lady perse a sorpresa contro Bernie Sanders.
I sondaggi, sia a livello nazionale che negli swing states, certificano grande incertezza: da ormai una settimana il vantaggio di Hillary si è assottigliato e a nulla è servita l’ultima letterina dell’FBI al Congresso, in cui, per l’ennesima volta, James Comey deve precisare che non è stato trovato nulla di penalmente rilevante nelle mail della Clinton. La bomba è già esplosa ed è troppo tardi per rimediare.
Chi vincerà? Se guardiamo ai numeri, il percorso di Hillary verso la Casa Bianca è molto più semplice, ma ricordate cosa è successo con il referendum su Brexit? Ecco, quella vicenda ci insegna che non bisogna dare nulla per scontato.
Allacciate le cinture, passeremo una lunghissima notte.
Massimo Manzo
08-11-2016 11,00
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