Maria Angioni: dopo Marsala il processo per diffamazione si sposta a Monza

A giugno 2026 l'udienza predibattimentale

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
05 Dicembre 2025 11:45
Maria Angioni: dopo Marsala il processo per diffamazione si sposta a Monza

Si rifarà nel Tribunale di Monza il processo a carico della dott.ssa Maria Angioni per diffamazione aggravata ai danni dell’ex Ispettore Vincenzo Tumbiolo.

Gli atti erano stati trasferiti a Monza per incompetenza territoriale.

I fatti risalgono alla data del 27 maggio 2021 quando, nel corso della trasmissione televisiva Mattino 5, la dott.ssa Angioni dichiarava che, nell’ambito delle indagini sulla ricerca di Denise Pipitone, l’allora Ispettore Vincenzo Tumbiolo era stato uno degli uomini delle Forze dell’Ordine che l’1 settembre 2004 si era recato nella palazzina dove abitava Anna Corona sbagliando però appartamento, e sostenendo che ci sarebbero stati gravi errori e omissioni commesse nel corso delle indagini, così insinuando, afferma la Procura, nuovamente irregolarità nello svolgimento di tale accesso .

Le Forze dell’Ordine, qualche ora dopo la scomparsa di Denise, non entrarono nell’abitazione di Anna Corona ma in quella di una vicina di casa; tuttavia, tra quei poliziotti non c’era Vincenzo Tumbiolo dato che, alla data dell’1 settembre 2004, l’ex Ispettore risultava sospeso dal servizio dal luglio 2002 al 2 febbraio 2005 a seguito di una misura cautelare emessa nell’ambito di un’inchiesta sulla discoteca Planet Sound della quale inchiesta era titolare proprio la dott.ssa Angioni.

L’ex Ispettore, assistito dall'avvocato Giuseppe De Luca, era stato poi assolto dalla Suprema Corte di Cassazione. Angioni nell’intervista a Mattino 5 aveva dichiarato che sarebbe stato utile fare una chiacchierata con gli uomini che avevano effettuato l’accesso perché, chiarirà poi in aula, in realtà in quel verbale relativo a quell’attività, c’è scritto che gli ufficiali di Polizia Giudiziaria erano andati lì non per cercare Anna Corona ma un’altra persona, e nel mio sforzo di cercare la verità, avevo interesse che i vecchi protagonisti spiegassero perché stavano cercando quell’altra persona .

Durante il corso delle dichiarazioni spontanee, la dott.ssa Angioni aveva chiesto scusa all’ex ispettore Vincenzo Tumbiolo sostenendo che il suo obiettivo non era quello di diffamare; a sostegno della sua tesi aveva prodotto documentazione consistente in un paio di articoli giornalistici in cui veniva citato Tumbiolo come presente all’accesso nella casa di Anna Corona, dichiarando di essere stata così indotta in errore, e di non aver cognizione dei particolari per il lungo lasso di tempo trascorso e per la complessità del caso.

Per tali fatti enunciati, la dott.ssa Maria Angioni era stata condannata dal Tribunale di Marsala, rappresentato dal giudice Bruno Vivona, alla pena di mesi 4 di reclusione (pena sospesa), al pagamento delle spese processuali e a una provvisionale di euro 3.000 in favore della parte civile costituita. Sin dalle prime battute del processo, il legale difensore, avv. Stefano Giordano del Foro di Palermo, aveva chiesto che il processo venisse celebrato in altra sede giudiziaria: A Marsala – aveva sostenuto - c’è un clima ostile alla Angioni. Il processo deve essere trasferito altrove . In data 25 giugno, la notizia della Cassazione dell’annullamento senza rinvio della sentenza di primo grado pronunciata dal Tribunale di Marsala.

Ne avevamo parlato qui:

https://www.primapaginamazara.it/maria-angioni-dif...

Dopo gli atti esser stati trasferiti al Tribunale di Monza, il Pubblico Ministero Francesca Gentilini ha concluso le indagini preliminari e ritiene che ci siano prove sufficienti per portare l'imputata direttamente a processo.

Maria Angioni è citata a comparire il 16/06/26 davanti al Giudice del Tribunale di Monza in composizione monocratica competente per l'udienza di comparizione predibattimentale.

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