Consiglio comunale: è scontro in aula sulla variante per la nuova piattaforma richiesta dalla ditta Sarco

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
29 Gennaio 2016 11:44
Consiglio comunale: è scontro in aula sulla variante per la nuova piattaforma richiesta dalla ditta Sarco

Rinviato il parere in attesa di chiarimenti che dovrà dare la Conferenza di Servizi regionale. Approvata una proposta di deliberazione indirizzata al Sindaco “per porre in essere tutte le inizative affinchè i soggetti coinvolti nel procedimento possano esprimere le valutazioni di competenza alla luce della presenza al confine del Canile Municipale”. I lavori consiliari rinviati a mercoledì.

Dopo un lungo e articolato dibattito, il Consiglio Comunale ha rinviato nella seduta di ieri sera, in attesa di chiarimenti che dovrà dare la Conferenza di Servizi regionale, il parere sulla variante per la realizzazione e la gestione di una nuova piattaforma polifunzionale per le operazioni di smaltimento e di recupero di rifiuti speciali nell'impianto della Ditta Sarco già esistente in contrada Ponte Fiumarella. Lo ha fatto dopo avere approvato, a maggioranza (22 presenze, 14 voti favorevoli, 2 contrari, 6 astenuti), una nota indirizzata al Sindaco con l'invito al primo cittadino a “porre in essere tutte le iniziative affinchè i soggetti coinvolti nel procedimento possano esprimere le valutazioni di competenza alla luce della presenza al confine del Canile Municipale”.Questo il testo integrale della proposta di deliberazione inviata al Sindaco:“Il Consiglio Comunale, dopo ampia discussione sull’argomento all’ordine del giorno, ritiene che il progetto sottoposto all’esame di quest’Organo sia palesemente non rappresentativo della realtà dei luoghi, in particolare non è evidenziata la presenza della Struttura sanitaria (Canile comunale) a confine con la struttura che si intende realizzare.

Tale palese omissione progettuale, in considerazione delle caratteristiche dell’iniziativa e delle implicazioni di varia natura che la stessa comporta, fa si che il Consiglio comunale non possa assumere, in assenza di chiarimenti riguardo a quanto esposto, la decisione di propria competenza nell’esprimere il parere. Per tali ragioni, si invita l’Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco, a porre in essere ogni iniziativa utile a rappresentare quanto emerso nel corso dell’esame della proposta di deliberazione e all’Assessorato regionale di competenza, in particolare al Dirigente responsabile della Conferenza di Servizi, per chiarire se la medesima Conferenza di servizi è a conoscenza di quanto rilevato, le eventuali determinazioni consequenziali, nonché, in caso di assenza di attuali determinazioni, le eventuali iniziative che intende assumere per far si che tale organismo nonché tutti i soggetti coinvolti nel procedimento possano esprimere le valutazioni di competenza avendo una reale e corretta rappresentazione dei luoghi dove l’iniziativa dovrebbe realizzarsi.

Per quanto sopra esposto in attesa dei chiarimenti richiesti, il Consiglio Comunale delibera:1) di sospendere la trattazione dell’atto;2) di trasmettere la presente proposta di deliberazione al Sindaco, con l’invito a rappresentare il contenuto della stessa all’Assessorato Regionale competente “In precedenza, sempre a maggioranza, il Consiglio aveva respinto l'emendamento presentato dal consigliere Michele Gandolfo (12 favorevoli, 3 contrari, 9 astenuti), tendente a conoscere “se le criticità evidenziate dall'Arpa nel parere espresso nel maggio del 2015 permangono o meno”.I lavori consiliari, per la cronaca, si sono aperti con una comunicazione del consigliere Giusi Piccione (che ha presentato una petizione a firma di altri cinque consiglieri per sospendere l'esame del disegno di legge Cirinnà e richiedere una legge che regolamenti le nuove forme di convivenza, anche tra persone dello stesso sesso) e di un'altra del vicepresidente Arturo Galfano.

Galfano ha richiesto al segretario generale “di verificare se risponde al vero il fatto che, a seguito di gara espletata dalla Soprintendenza di Trapani per dei lavori di messa in sicurezza della Chiesa di San Pietro in Via XI Maggio, di proprietà FEC (e quindi della Prefettura), la ditta aggiudicataria dei lavori, per un importo a base d'asta di circa 9.000 euro, si è vista richiedere dal SUAP, per l'occupazione di suolo pubblico per una decina di giorni, la spropositata somma di 16 mila euro di deposito cauzionale.Dopo avere dedicato quasi l'intera seduta alla variante richiesta dalla ditta Sarco (con tutta una serie di interventi dei consiglieri Pino Milazzo, Aldo Rodriquez, Flavio Coppola, Ginetta Ingrassia, Letizia Arcara, Michele Gandolfo, Pino Cordaro, Enzo Sturiano, Antonio Vinci e Alfonso Marrone), il Presidente Sturiano ha rimesso in trattazione il punto relativo all'emendamento modificativo dell'art.

17 del Regolamento Comunale Interventi Economici e di Solidarietà, già incardinato e dibattuto nella riunione di due giorni prima. A causa dell'uscita dall'aula di diversi consiglieri, prima che venisse meno il numero minimo di 16 presenze malgrado il tentativo del presidente della 6^ Commissione Servizi Sociali Linda Licari di far rientrare l'ultimo consigliere che si era allontanato, il Presidente, come concordato all'inizio dalla riunione dei capigruppo, ha deciso di rinviare i lavori a mercoledì pomeriggio, sempre con inizio alle ore 16,30.

Comunicato stampa

29/01/2016

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