"Ieri si è consumata l'ennesima farsa di chi pretende di rappresentare il popolo del Pd e invece rappresenta solo sé stesso. La dichiarazione congiunta di Fausto Raciti e Marco Campagna è la pietra tombale sulla vicenda”. È quanto dichiara stamane in un lungo post sulla sua pagina Facebook il candidato sindaco del centrosinistra Alberto Di Girolamo, sottolineando che "il futuro del Partito democratico lo decidono gli iscritti e gli elettori come è scritto nello statuto. Il Pd di Matteo Renzi e di tutti noi è aperto ma non in vendita”.
Nel post Di Girolamo rivendica anche la scelta dei tavoli tematici: “I tavoli tematici di aprile si sono rivelati una felice intuizione per realizzare quella idea di democrazia partecipata per cui mi batto da sempre. Io credo nella politica che sa ascoltare i cittadini e ha il coraggio di fare delle scelte. Perché chi ha alle spalle i cittadini può scegliere per il bene comune; chi invece ha alle spalle cordate e clientele deve gioco forza pagare le cambiali che firma in campagna elettorale. Io non pagherò cambiali”.
Per Di Girolamo “il confronto deve avvenire sulle cose concrete che servono ai marsalesi, non sulle ripicche di questo o quel personaggio politico. Scuola, asili, lavoro, salute sono le preoccupazioni che agitano noi marsalesi. La gente che incontro per strada mi dice che è stufa dei politicanti e vuole persone per bene alla guida della città. Noi ci siamo e mettiamo testa e cuore in questa grande sfida, ma abbiamo bisogno del vostro sostegno. Per cambiare Marsala - continua Di Girolamo - serve l'impegno di tutti. Le città non cambiano perché lo decidono i politici, ma perché amministratori e cittadini collaborano al progetto di cambiamento, facendo ognuno la propria parte”.
Il candidato del centrosinistra rivolge infine un sentito in bocca al lupo ai candidati al consiglio comunale (oggi saranno inaugurati i comitati di ben 4 candidati), “donne e uomini, ragazzi e ragazze che hanno accettato la sfida del cambiamento con grande entusiasmo e quel pizzico di sana spregiudicatezza che è il sale della politica. C'è chi mette insieme gli scontenti dei partiti, coltivatori delusi di ambizioni personali, e chi, come noi, mette insieme gli entusiasti e i coraggiosi, perché senza entusiasmo e coraggio non c'è cambiamento”.
(Comunicato Stampa)
03/05/2015
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