Una chiesa così gremita non la si era vista neanche in occasioni come Natale e Pasqua, quando anche il più impenitente dei cristiani decide di andare a rendere grazie al Signore. Regnava un silenzio assordante, un clima rispettoso, che voleva in quell'ultima occasione dimostrare la stima, l'affetto e il rispetto delle persone intervenute, verso un grande uomo che a ciascuna di loro aveva regalato qualcosa: il suo amore, la sua disponibilità, il suo tempo prezioso o anche solo un Sorriso, perchè Vincenzo sorrideva sempre e nonostante tutto.
Una delle doti principali di quest'uomo era il saper passare dalla serietà e il rigore di grande professionista all'entusiasmo e alla semplicità di un bambino, con una naturalezza disarmante che non poteva non lasciarti travolto.
E allora era naturale che tutti venissero ad omaggiarlo, perchè di questo si è trattato, di un omaggio a Vincenzo (in foto):
un omaggio da parte dei colleghi,che con il picchetto d'onore, non lo hanno lasciato solo un attimo durante tutta la funzione, alternandosi ai lati della bara con la toga, idealmente ancora al suo fianco come lo erano stati tante volte nelle aule dei tribunali, perchè Vincenzo era sì un bravo avvocato, uno dei migliori, ma lo era in maniera leale;
un omaggio degli amici, che distrutti dal dolore non potevano fare a meno di ricordare tutti gli aneddoti che li avevano legati a Lui, perchè aveva solo 49 anni, ma li aveva vissuti in maniera piena e totalizzante, non sprecando mai un'occasione;un omaggio della sua famiglia, che con grande compostezza nella pena lo ha accompagnato nel suo ultimo viaggio, stretta al dolore delle bambine e della moglie, che più di tutti, vivranno la sua perdita e il vuoto incolmabile.
La famiglia di Vincenzo, tramite la nostra redazione, ringrazia tutti coloro che hanno voluto rendergli omaggio e tributargli con siffatta sentita personale partecipazione i segni di un affetto e di una stima incondizionata.
Francesco Mezzapelle
23-01-2016 13,45
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