Il giornalista Nino Ippolito denuncia per lesioni il marito del vicesindaco di Gibellina

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
28 Agosto 2015 08:26
Il giornalista Nino Ippolito denuncia per lesioni il marito del vicesindaco di Gibellina

Sarà la magistratura ad occuparsi della vicenda che la notte tra il 25 e il 26 agosto ha visto il giornalista Nino Ippolito finire al Pronto soccorso di Castelvetrano per un’aggressione subìta a Gibellina.

 

L’addetto stampa del critico d’arte Vittorio Sgarbi, nonché ex addetto stampa del Comune di Salemi, ha infatti presentato alla stazione dei carabinieri di Gibellina una querela contro Santo “Dino” Balsamo, accusandolo di averlo prima offeso, anche su facebook, e poi picchiato (due pugni in volto), nonché minacciato di morte. I fatti denunciati si sarebbero svolti in viale Indipendenza, a Gibellina, davanti il Bar Bonanno. Nella querela, Nino Ippolito descrive anche com’è nata la vicenda.

“Su facebook – dice il giornalista – gestisco il gruppo ‘Gibellina nuova’, sul quale il mio amico Filippo Balsamo, fratello di Santo “Dino” Balsamo, ha commentato ironicamente alcuni errori di ortografia in un manifesto del Comune di Gibellina. Molti commentavano la notizia, me compreso”.

Commenti che avrebbero irritato non poco Santo Balsamo, che la sera del 25 agosto, intorno alle 23, denuncia Ippolito, arriva in moto davanti il Bar Bonano, dove il giornalista stava parlando con Filippo Balsamo, fratello di Santo, Giuseppe Di Girolamo e Rocco Ferro.

Qui, i primi insulti al gruppo, che non avrebbe replicato, preferendo il silenzio per evitare che la situazione degenerasse. “Dopo cinque minuti – continua Ippolito – sul mio account facebook sono stato nuovamente offeso. Ho scritto che se non avesse chiesto scusa, sarei andato in caserma a denunciare. Dopo 50 minuti, sempre davanti il Bar Bonanno, Santo “Dino” Balsamo arrivava in auto e inveiva contro di me e anche contro suo fratello.

A me diceva: ‘Sbirro e infame, vai in caserma…’. Quindi, mi sferrava un pugno al volto, tra l’orecchio e l’occhio sinistro. I presenti lo bloccavano, ma lui si divincolava e mi dava un altro pugno al volto. Poi, mi prendeva la testa tra le mani e mi diceva: ‘Ti ammazzo’. A questo punto, veniva di nuovo bloccato dalle persone che erano con me, mentre il titolare del bar cercava di allontanarlo. La scena penso sia stata ripresa dalle telecamere del bar della banca Mps”.

A.P.

28/08/2015

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza