Incendio devastante di Pantelleria, il grido di dolore dei giovani panteschi.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
31 Maggio 2016 13:17
Incendio devastante di Pantelleria, il grido di dolore dei giovani panteschi.

Quando ancora il fuoco sta divorando quel che resta della montagna grande di Pantelleria, i suoi abitanti ed istituzioni si interrogano sulle ragioni che hanno procato un disastro per milioni di euro e la distruzione di ben 600 ettari di bosco. La pista dolosa e' quella piu' probabile, chissa' un piano per indurrre la Regione ad assumere nuovi forestali? Sarebbe davvero un ulteriore segnale di degrado civile in cui versa il Paese. Indignazione per quanto avvenuto è stata espressa anche dai giovani dell'associazione Agorà di Pantelleria attraverso una lettera inviata al premier Matteo Renzi ed al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; il loro e' un frido di dolore ed una richiesta di aiuto alle massime cariche dello Stato. Ecco il testo:

"Mentre proviamo a scrivervi questo messaggio di speranza la nostra isola al centro del Mediterraneo, Pantelleria, sta ancora bruciando.Da ormai due giorni un grande incendio sta distruggendo gran parte del nostro territorio e con lei vanno in fumo i nostri sogni, le nostre speranze.Seicento ettari di verde sono ormai perduti e con loro vediamo venir meno anche il nostro futuro.In questo incendio tutti abbiamo perso qualcosa. La follia umana ha bussato alle nostre porte.

Ci ha fatto male, ci ha ferito, ha ferito noi panteschi, il nostro verde, la nostra casa, il nostro lembo di terra circondato dal mare.Vivere in una piccola isola del Mediterraneo non è sempre facile. Ogni giorno viviamo tra mille contraddizioni, ma mai avremmo pensato di lasciare la nostra terra, i nostri affetti, la nostra casa. Ma Adesso? Tutto quello che ci teneva legati a questo piccolo scoglio nel mare sta andando letteralmente in fumo.Ci guardiamo attorno e non vediamo altro che morte, distruzione e fiamme.Non è questa la Pantelleria che abbiamo amato.

Non è questa la Pantelleria dove siamo nati e cresciuti. Non abbiamo di certo scelto noi di vivere così.Sappiamo che delle fiamme non possono e non devono abbatterci, sappiamo che adesso tocca a noi, sappiamo che adesso è tempo di ricostruire.Da giovani di questa splendida e martoriata isola non possiamo permettere di darla vinta a quattro criminali, che in queste ore hanno messo Pantelleria e la nostra comunità in ginocchio.Il nostro futuro, il futuro della nostra isola non può dipendere da questi criminali, nemici della bellezza e dello Stato.Vi chiediamo pertanto di aiutarci.

Vi chiediamo di darci una mano, di farci ritornare a sognare.Negli ultimi anni Pantelleria aveva riacquistato agli occhi del mondo un suo posizionamento.Nel Novembre del 2014 avevamo ottenuto il prestigioso riconoscimento Unesco per la pratica agricola della vite ad Alberello. Una tecnica agricola che si tramanda da più di due mila anni.L’economia di quest’isola si basa principalmente sul turismo.Arrivare a Pantelleria per un turista non è mai stato semplice, tra trasporti non troppo efficenti e prezzi elevati.Ma avevamo la bellezza della nostra isola dalla nostra parte, che nonostante tutto ci garantiva un appeal straordinario.Oggi chiediamo una pronta e immediata risposta da parte dello Stato perchè Pantelleria è nostra quanto vostra.

Perchè Pantelleria appartiene alla comunità pantesca, quanto a quella europea e italiana.Vi chiediamo un aiuto per ricostruire e ripristinare la bellezza della nostra isola che in questi giorni in parte è stata violata e compromessa.Non ci lasciate da soli. E’ tempo di ricostruire".

Francesco Mezzapelle

31/05/2016

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