Sono due le condanne, entrambe a 15 anni, da parte del Tribunale di Marsala per voto di scambio alle ultime elezioni Ammnistrative di Petrosino. Si tratta di Marco Buffa, accusato di associazione mafiosa e il quale si trovava già in carcere quando emesso l'ordine di custodia cautelare lo scorso 8 marzo; Buffa era già condannato in primo grado per 416 bis e, in via definitiva, per aver favorito in passato la latitanza degli allora vertici del mandamento mafioso di Mazara del Vallo, poi arrestato nell’operazione “Hesperia” (con condanna in primo grado a 11 anni e 4 mesi).
L'altro condannato è l'ex consigliere comunale Michele Buffa, per lui erano scattati gli arresti domiciliari, che si era candidato nella lista “Alternativa – Insieme per Petrosino” (a sostegno del candidato sindaco, poi vincente, Giacomo Anastasi, estraneo alla vicenda giudiziaria. Nella precedente Amministrazione Michele Buffa era diventato consigliere comunale subentrando, come primo dei non eletti nella lista "Cambia Petrosino", a Luca Facciolo che era stato nominato assessore dall'ex sindaco Gaspare Giacalone) ricevendo secondo l'accusa l'aiuto di Marco Buffa per procurarsi i voti per esser eletto in cambio di soldi e dell'impegno del politico ad agevolare i clan; dopo l'arresto Michele Buffa si era dimesso da consigliere comunale, carica alla quale era stato eletto grazie a 196 voti.
L'arresto di Marco Buffa e di Michele Buffa era scattato a seguito delle indagini sulla latitanza di Matteo Messina Denaro che portarono, nel settembre del 2022, all'arresto di 35 persone indiziate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti, droga, porto abusivo di armi e gioco d'azzardo aggravati dal metodo mafioso.
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