Petrosino, altra Intimidazione al sindaco Gaspare Giacalone. Arrivata un’altra lettera anonima

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
31 Marzo 2016 08:50
Petrosino, altra Intimidazione al sindaco Gaspare Giacalone. Arrivata un’altra lettera anonima

C’è qualcuno che evidentemente non ama il sindaco di Petrosino e non apprezza il suo impegno sul fronte amministrativo. Parecchi, infatti, sono stati finora, per Gaspare Giacalone, i messaggi intimidatori. L’ultimo inquietante messaggio è una lettera anonima. L’ennesima.

A dare la notizia è stato lo stesso sindaco Giacalone sul suo profilo facebook. Sotto il post (“Ancora lettere anonime e messaggi cifrati. Ancora un motivo per andare avanti sempre più determinati sulla strada del cambiamento!”), il primo cittadino pubblica anche una parte della lettera ricevuta (il resto è coperto dalla busta dentro la quale è arrivata), che “per conoscenza”, come scrive l’anonimo, è stata inviata anche al presidente del Consiglio comunale (Francesco Zichittella).

Sull’episodio, al momento, Giacalone non rilascia altre dichiarazioni. A indagare sono i carabinieri, che probabilmente invieranno la lettera al Ris di Messina per la rilevazione di eventuali impronte digitali e altri possibili elementi che possano aiutare a ricondurre all’identificazione dell’anonimo. Intanto, in calce al suo post su facebook, il sindaco ha ricevuto numerosi messaggi di solidarietà e inviti ad andare avanti sulla strada intrapresa.

Non è la prima volta che Giacalone è obiettivo di intimidazioni. Ancora più inquietante era stato il “messaggio” fatto pervenire all’amministrazione locale nella notte tra il 18 e il 19 febbraio scorsi. In quel caso, si tentò di incendiare una finestra del Municipio.

Dopo, il sindaco ricordò anche alcuni precedenti misteriosi episodi, come la notte d’estate in cui qualcuno scaricò dei massi lungo una strada in terra battuta per ostruire l’accesso al litorale di Torrazza. Giacalone fece rimuovere subito quei massi. Poi, anche il furto della fascia tricolore. “Volevano umiliarmi e dirmi chi comanda veramente” disse Giacalone.

A.P.

31/03/2016

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