Trapani, una città nel pallone: festa grande al rientro dei giocatori granata da La Spezia.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
29 Maggio 2016 16:10
Trapani, una città nel pallone: festa grande al rientro dei giocatori granata da La Spezia.

Un vero e proprio bagno di folla ha accolto, al ritorno dalla trasferta ligure, squadra e dirigenti del Trapani calcio. Tanti i tifosi presenti sia all'aeroporto di Birgi che allo stadio Provinciale giunti ad osannare con cori e bandiere i giocatori granata, un entusiasmo che anticipa di qualche giorno la grande kermesse di martedì sera in uno stadio Provinciale tutto esaurito che ospiterà (si gioca alle 20,30 – nda-) la gara di ritorno della semifinale play-off di calcio del campionato di serie B 2015/16.

Al di là della cronaca sportiva, trattata dai quotidiani tradizionali, vorremmo raccontarvi di un sabato pomeriggio calcistico, con una visione diversa dal tradizionale: molte attività in città hanno proposto la visione della partita, facendo registrare pienone. Ne abbiamo visitate due in punti diversi tra il primo ed il secondo tempo e vi possiamo assicurare che giovani e meno giovani, donne e bambini, tifosi o semplici appassionati, erano tutti incollati davanti al video per seguire le gesta di Pektovic e compagni, in una altalena comune di emozioni contrastanti alimentate dalla sofferenza della partita stessa, a dimostrazione del grado di attaccamento ai colori sociali che si respira in città attorno alla squadra: per ogni tiro, per ogni occasione sfumata, per ogni minaccia portata alla porta del Trapani, un grido, un sussulto, condivisa con il vicino o la vicina affianco, perfetti sconosciuti fino a qualche minuto prima, una occasione di condivisione fino all’urlo liberatorio alla rete di Coronado, che ha surriscaldato gli animi in vista del ritorno di martedì.A prescindere da come andrà a finire, il Trapani Calcio è riuscito a risvegliare un senso di appartenenza collettivo ad una città troppe volte tacciata di essere abulica e sonnacchiosa nella sua componente sociale ma che invece sta dimostrando, in questa occasione calcistica, di essere ancora viva e vegeta: una città nel pallone che dal pallone sembrerebbe voglia ritrovare una nuova via di sviluppo e coesione sociale e nuova linfa.

Martedì sera intanto al Provinciale, sarà gara vera da giocare fino all’ultimo minuto contro un avversario che scenderà in Sicilia per vendere cara la pelle.

Alessandro de Bartolomeo

29/05/2016

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