Uomini che disegnano un mondo tutto su misura. Intervista al Topografo Maurizio Foderà

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
28 Settembre 2020 18:25
Uomini che disegnano un mondo tutto su misura. Intervista al Topografo Maurizio Foderà

Qualche giorno fa abbiamo incontrato, nel suo studio di Mazara, Maurizio Foderà, titolare dello "STUDIO DI TOPOGRAFIA APPLICATA FODERÀ", realtà mazarese, che forse pochi conoscono, e che nasce a Mazara del Vallo nel 1995 come conseguenza ed evoluzione dello Studio Tecnico Foderà, operante fin dal 1961 sul territorio mazarese, nei settori delle costruzioni, del catasto, della topografia. Oggi i settori di attività dello studio si sono allargati mantenendosi sempre all'avanguardia e aggiornati con il continuo sviluppo tecnologico, operando nel settore della Topografia della Fotogrammetria e dei Sistemi Informativi Geografici (GIS) non solo a Mazara del Vallo, ma su tutto il territorio nazionale e a volte anche all’estero.

Maurizio raccontaci come nasce lo "STUDIO DI TOPOGRAFIA APPLICATA FODERÀ M.F.: Lo "STUDIO DI TOPOGRAFIA APPLICATA FODERÀ" nasce nella mia testa a Firenze già poco meno di trenta anni fa quando studiavo Topografia Applicata all’Istituto Geografico Militare e alla Facoltà di Ingegneria. Dopo la Laurea ho pensato di ritornare in Sicilia e continuare e implementare l’attività di papà che ha fatto il Geometra per 60 anni. Anche se non ti nascondo che mi sarebbe molto piaciuto rimanere in Toscana terra che amo tanto quanto la mia terra natale.

Ci spieghi in parole semplici in cosa consiste la tua professione? M.F.: Certamente! Intanto partiamo da cosa faccio… io faccio il Topografo, che in Italia è sempre stato identificato nella figura del Geometra che ha studiato la Topografia alle scuole Superiori. Poi ci sono anche gli Ingegneri e gli Architetti che studiano Topografia all’università, ma non sempre come materia fondamentale: il più delle volte come materia opzionale. In un determinato periodo storico in Italia, perfettamente in linea con le altre scuole europee, c’è stata una Scuola che ha formato la figura professionale del Topografo.

Oggi in Italia purtroppo non esiste più, mentre negli altri paesi europei sì. Io ho avuto la fortuna di formarmi in quella Scuola in quel periodo. Il Topografo misura, raccoglie dati sul territorio, disegna per rappresentare cartograficamente tutto quello che lo circonda, in poche parole mappa tutto quello che insiste sul territorio. Naturalmente oggi il nostro è un lavoro altamente tecnologico poiché utilizziamo strumenti e procedure all’avanguardia (GPS, Droni, LIDAR, Laser Scanner, Sistemi Informativi Geografici, etc.) per raccogliere dati geografici che poi diventano protagonisti delle nostre mappe.

Quali sono oggi i settori di intervento del tuo lavoro? M.F.: Il mio lavoro ha parecchi destinatari: utenza pubblica e privata, che opera nel campo dell'Ingegneria, dell'Architettura, dell'Urbanistica e della gestione del territorio in genere e che necessita di servizi e prodotti tecnologicamente avanzati. In particolare, il nostro cliente tipo è: - il privato cittadino che ha necessità di denunciare al Catasto variazioni del suo immobile attraverso frazionamenti o accatastamenti.

Qui interveniamo con rilievi topografici, richiesti obbligatoriamente dall’Agenzia delle Entrate, per aggiornare la mappa catastale e gli archivi informatici dei fabbricati; - oppure il professionista, Ingegnere o Architetto, che ha bisogno di misure precise per il suo lavoro di progettazione. Qui entriamo in gioco noi nella fase propedeutica alla progettazione, mettendo in campo tutte le nostre competenze e attrezzature per restituire al progettista un modello reale tridimensionale in scala dell’area dove deve intervenire, attraverso rilievi GPS, rilievi da drone, rilievi Laser Scanner, etc.

-o ancora l’Ente Pubblico o privato in genere: Comuni, Municipalizzate, etc, che hanno necessità, per le loro attività di pianificazione e gestione, di avere mappe digitali aggiornate e sistemi informativi di gestione e analisi. Qui interveniamo andando a realizzare dei Sistemi Informativi Geografici: piattaforme informatiche molto evolute di gestione del territorio in genere o più nello specifico di Piani Regolatori, Tributi Locali, Catasto, Reti tecnologiche, Raccolta rifiuti e così via… Quindi Maurizio il tuo è un lavoro altamente specialistico e immagino che il lavoro non ti manchi? M.F.: Vorrei fosse così, però come tutte le attività di lavoro soffriamo degli alti e bassi del mercato e delle crisi economiche che investono la nostra società.

La concorrenza non manca e quindi dobbiamo misurarci sempre con nuove sfide e investimenti per cercare di mantenere alto il livello del nostro servizio e cercare di rimanere in linea con i tempi che oggi cambiano molto più velocemente che nel passato. In maniera particolare, essendo il nostro lavoro basato sulla tecnologia, dobbiamo evolverci tanto velocemente quanto si evolve il mondo tecnologico. Abbiamo notato, seguendoti sui social, che conduci molte attività formative, è vero? M.F.: Verissimo! Una parte del mio lavoro è fare il Formatore.

Circa 13 anni fa mi sono reso conto di questa mia ulteriore passione, oltre quella della Topografia, cioè trasmettere agli altri le mie conoscenze. Oggi vado spesso in giro per l’Italia o all’estero per corsi di formazione o, molto più spesso, come capita da un po' di tempo a questa parte, tengo molti corsi di formazione online per la Cooperazione Internazionale a discenti che lavorano in paesi in via di sviluppo in giro per il mondo. Il motivo per cui ho scelto di fare formazione è che se voglio imparare devo insegnare… e vi posso assicurare che in questo lavoro non si finisce mai di imparare.

Quindi Maurizio hai lavorato anche all’estero? M.F.: Certo! Ho avuto delle belle esperienze all’estero sia in ambito topografico che formativo. In particolare, sono stato in Egitto per mappare un sito archeologico, in Somalia per formazione e contribuire alla costruzione di un Sistema Informativo Geografico e da ultimo in Giordania per formare tecnici locali sui Sistemi Informativi Geografici. Però ti devo dire che dal momento che sono venuto a contatto con la Cooperazione Internazionale ho veramente cominciato a girare il mondo, il più delle volte in maniera virtuale sì, ma conoscendo realtà fino a prima sconosciute.

Maurizio sei un professionista che ha avuto molte gratificazioni dal suo lavoro e siamo sicuri che tante ne avrai ancora. Cosa vuoi dire, in conclusione, ai giovani della tua città che spesso trovano difficoltà a trovare lavoro e devono lasciare la loro terra? M.F.: Non è una domanda semplice a cui rispondere, voglio però rispondere con l’esperienza della mia vita professionale che sicuramente avrebbe potuto avere più opportunità se solo avessi deciso di rimanere in Toscana poco più di 25 anni fa.

Ho scelto di ritornare in Sicilia dopo la laurea, a Mazara del Vallo, città ancora più a Sud di quanto possa essere Palermo o Catania, perché già allora pensavo, come lo penso tutt’ora, che non possiamo lamentarci che le cose al Sud non funzionano se tutti ce ne andiamo al nord. Partire e lasciare la propria terra può essere la scelta più facile da fare ma sicuramente la più drammatica per chi deve abbandonare la propria famiglia e i propri affetti. Probabilmente chi vuole continuare gli studi, deve un bel momento forzatamente lasciare la propria terra, ma poi, appena abbiamo la possibilità di tornare e di contribuire alla crescita del nostro territorio, abbiamo il dovere morale di farlo per restituire alla nostra terra quello che ci ha dato e che continua a darci in termini di bellezza, di qualità della vita e di relazioni umane e contribuire alla sua crescita e al suo sviluppo.

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