“Alberto Sinatra … innanzitutto l’umiltà” è il nuovo libro di Attilio L. Vinci.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
22 Agosto 2016 13:27
“Alberto Sinatra … innanzitutto l’umiltà” è il nuovo libro di Attilio L. Vinci.

La sesta biografia del giornalista marsalese con la passione dei libri che, con quest’ultima, è alla sua tredicesima pubblicazione. Il libro è stato presentato dal collega Giacomo Di Girolamo, della redazione trapanese del Giornale di Sicilia, sabato 18 giugno alle ore 10,00, nella sala conferenze della splendida Tonnara di Bonagia (Valderice).

A seguire la presentazione di Di Girolamo, la dottoressa Noemi Genovese, avvocato cassazionista, ha letto alcuni passi significativi della biografia.

Sul libro già sono state scritte diverse recensioni. Una è quella del prof. Italo Farnetani, aretino e docente all’ Università della Bicocca di Milano, nonché pediatra, giornalista e scrittore di libri, alcuni tradotti anche in inglese e spagnolo, e che sono best seller mondiali. “Il libro offre un prezioso recupero di “prima sconosciute” pagine di storia -ha dichiarato Farnetani - Con le puntigliose descrizioni di fenomeni sociali, di personaggi, di eventi politici, di fatti di cronaca e di cultura lo scrittore siciliano regala tasselli importanti per il completamento di pezzi di storia che mancano e che è utile tramandare.

Vinci, col libro su Sinatra, continua il suo servizio di informazione e di recupero delle ricerche utili a compensare le tante falle che ancor oggi esistono negli archivi storici italiani. L’interessante ricerca e trascrizione di dati, statistiche e fonti storiche riportate nel libro, che spero trovi posto anche nella Biblioteca della Camera dei Deputati, per questo suo contenuto d’ interesse generale, aiuta a meglio capire e interpretare gli eventi che si riscontrano sui classici testi di storia”.

«Un popolo senza storia è come un uomo senza memoria» di Italo Farnetani:

«Un popolo senza storia è come un uomo senza memoria». Questo sarebbe stato il commento di Giuseppe Roberto Burgio, palermitano di nascita, mazarese di famiglia e cittadino onorario della Città, uno dei grandi pediatri mondiali, se avesse letto l’ultimo libro di Attilio L. Vinci Alberto Sinatra …… l’umiltà innanzi tutto.

Sono certo che avrebbe detto questa frase perché è la stessa che mi rivolse presentando la mia Lezione Magistrale sulla Storia della nipiologia e della pediatria preventiva e sociale in Italia che tenni alle ore 18 del 25 novembre 2005, a Parma, nella sessione inaugurale del XVII congresso nazionale della Società italiana di pediatria preventiva e sociale, ove si celebrava il centenario della fondazione della nipiologia.

Questa frase è la chiave di lettura principale di questo libro.

Il lavoro di Attilio ci consegna, in modo organico, approfondito e documentato, un pezzo di storia italiana, che altrimenti sarebbe andata perduta.

Tutti noi che ci occupiamo di storia, sappiamo quanto sia difficile conservare le fonti documentarie e archivistiche.

È vero che ci sono gli archivi di Stato, ma fino al 1975 appartenevano al Ministero degli interni, pertanto sono ricchi soprattutto di documenti fiscali e giudiziari; esistono gli archivi delle varie istituzioni, in gran parte lacunosi o distrutti; negli archivi parlamentari abbiamo una documentazione dei lavori in aula o nelle commissioni, ma mancano notizie esaurienti sull’attività globale di deputati e senatori.

In tal modo abbiamo il rischio di perdere grandi settori di storia, sia nazionale sia locale, ed ecco che arriviamo così a L’uomo senza memoria.

Oltre al danno storiografico, si perdono esempi e radici utili alla costituzione del senso civico e delle radici collettive che sono importanti, soprattutto per bambini, adolescenti e giovani adulti, quando hanno bisogno di strutturarsi una propria identità personale e sociale.

Ecco allora che il libro di Attilio Vinci su Alberto Sinatra, acquisisce innanzitutto un’importanza storica e biografica, punto di riferimento per gli studiosi.

Questa è la finalità per cui nacque il Dizionario biografico degli italiani dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana.

Con questo presupposto, il libro, è una fonte importante di documentazione per la storia di Erice, della città e della provincia di Trapani, ma anche della storia del Partito repubblicano italiano.

La storia dei partiti politici italiani è un esempio della carenza di documentazione e di fonti archivistiche, infatti, se per alcuni movimenti politici gli archivi sono stati raccolti da fondazioni varie, in altri casi, si sono perdute importanti documentazioni, pertanto l’opera di Attilio raccoglie e conserva anche un pezzo di storia di questo partito.

Dal libro emerge un insegnamento politico e sociale.

Alberto Sinatra fu un rappresentante di quella che oggi viene definita società civile, infatti fu docente e, dal 1978 è avvocato cassazionista, e porta questa sua esperienza professionale nella politica. Fu un politico impegnato dalle amministrazioni locali, alle società pubbliche, fino al Parlamento nazionale, ove portò la voce del territorio. Un esempio perciò di sinergia fra politica locale e nazionale.

Il lavoro di Attilio è ancora più prezioso perché il libro, ben curato anche nella grafica, contiene un’ampia raccolta iconografica, spesso rara, che documenta i luoghi e gli eventi, e dà un volto alle persone.

Di tutto questo dobbiamo ringraziare il bravo e instancabile Attilio, che, anche spronato dall'amore per la sua terra, sta dando un importante contributo alla storiografia, sia siciliana, sia nazionale.

Attilio L. Vinci, Alberto Sinatra… l’umiltà innanzitutto, Arti Grafiche Campo, Alcamo (TP) 2016, pp. 143.

Comunicato stampa

22/08/2016

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