Il miracolo di pasqua: Daria Maria è salva

L’ernia diaframmatica, il trapianto del fegato e l’infezione da Covid19

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
06 Aprile 2021 11:30
Il miracolo di pasqua: Daria Maria è salva

La voglia di vita l’ha salvata. La bella bimba di appena un anno e mezzo è salva e ora può tornare a casa. Il miracolo di Pasqua è accaduto a Torino, precisamente alla Città della Salute, dove la piccola Daria Maria, era ricoverata dalla nascita perché affetta da una rarissima e grave forma di ernia diaframmatica. I medici si accorsero di questa “malformazione” durante l’ecografia fatta alla mamma che era già alla ventesima settimana di gestazione. Venne riscontrata al feto la presenza di un’ernia diaframmatica congenita, una rara malformazione in cui a causa di un vero e proprio «buco» nel diaframma, l’intestino può spostarsi nel torace e compromettere il normale sviluppo dei polmoni.

La mamma Elena, da quel momento è stata monitorata dall’equipe di diagnostica prenatale dell’ospedale Sant’Anna di Torino, diretta da Andrea Sciarrone. Dopo la nascita, Daria Maria, nel Novembre del 2019, è stata ricoverata presso la Rianimazione pediatrica dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Nel corso dei mesi, però, la situazione respiratoria si è complicata notevolmente e la neonata ha anche sviluppato una progressiva insufficienza epatica. Per la piccola Daria Maria è stato necessario anche un trapianto di fegato e l’attesa di un organo “compatibile” si è prolungata per mesi.

Durante l’attesa, la neonata ha anche contratto l’infezione da Coronavirus. Anche il donatore del fegato compatibile si era ammalato di Covid ed è stato necessario che si riprendesse totalmente dalla malattia per potere effettuare la seconda operazione che ha salvato la vita alla piccola. La prima operazione infatti è stata quella di correzione dell’ernia diaframmatica che l’affliggeva fin dalla nascita.

«La prima cosa che faremo quando tornerà a casa sarà quella di portarla in un parco – ha dichiarato il papà di Daria Maria, Adrian Anghel, un rumeno 37enne_ per farle vedere il sole, gli alberi, le foglie e la natura, visto che per tutti questi mesi è stata chiusa in ospedale». «Siamo felicissimi. È stato un anno duro, anche perché per colpa del Covid non potevamo stare insieme a lei io e mia moglie Elena nello stesso momento», dice Adrian. «In Romania ero un cameraman e con mio fratello ho una società di eventi privati, ma questo è un periodo difficile.

Per ora ci godiamo questo momento di felicità- conclude il padre della piccola-. Poi quando Daria starà meglio vorremmo avere un altro bambino. Sarà il nostro regalo di vita per la nostra bimba». «Mia figlia è stata forte - continua il papà- e voglio ringraziare la famiglia del donatore che ha permesso questo miracolo e tutti i medici che l’hanno seguita e il professore Renato Romagnoli che ha eseguito il trapianto». «Quello che vogliamo adesso è che Daria possa conoscere il mondo. Organizzeremo una grande festa in suo onore per festeggiare finalmente insieme il suo compleanno».

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