Dopo il successo de "La stranezza", il regista Roberto Andò torna in Sicilia per il suo nuovo film, "L'abbaglio". Le riprese esterne si sono concentrate a Palermo, dove alcune zone del centro storico sono state riportate indietro nel tempo, nel pieno rispetto della scenografia.
Via Maqueda e Piazza Pretoria, per esigenze di copione, sono state trasformate in set del XIX secolo: l'asfalto è stato ricoperto di terra battuta, le auto sono state sostituite da carrozze trainate da cavalli e figuranti in costume hanno animato le scene, nei panni di aristocratici e popolani dell'epoca.
Le riprese hanno coinvolto anche Palazzo dei Normanni, l'ingresso di Palazzo delle Aquile, il tratto che conduce dai Quattro Canti a Piazza Bellini, con l'aggiunta di una finta fontana in cartongesso, e ancora Palazzo Alliata di Villafranca, Piazza Bolognini e la collina di Bellolampo, trasformata per l'occasione in un suggestivo campo di battaglia.
Oltre a Palermo, le riprese hanno toccato altri luoghi della Sicilia, come Trapani ed Erice, in provincia di Trapani, Contessa Entellina, Ficuzza, Caltabellotta e Palazzo Adriano, in provincia di Agrigento.
Il regista Andò, durante la presentazione in anteprima di alcune immagini del film al Festival di Cannes, ha sottolineato come il paesaggio sia uno dei protagonisti della pellicola: "Si tratta di una Sicilia inedita, diversa da quella che siamo abituati a vedere. Una Sicilia verde, ricca di boschi e fiumi, con luoghi impervi dove la troupe è arrivata a fatica, spesso grazie all'aiuto delle auto della Forestale".