Una nuova pubblicazione di Antonino Contiliano, un libro di saggi – questa volta – non di poesie. Il titolo dell’opera: “Uso dell’arte e della poesia- è obbligatorio ciò che è vietato” ed è stato pubblicato, nella collana “Fiammiferi”, da Edizioni Lithos di Roma. L’introduzione è del prof. e critico “militante” Francesco Muzzioli; la copertina del libro porta un’opera pittorica dell’artista Giacomo Cuttone (quasi un correlato visivo e uno sguardo complice …). Se qualcuno spaginerà queste scritture, non potrà, è credibile, trovarvi, di sicuro, un discorso marketing, quello aduso alla cecità dei conflitti.
Così scrive Francesco Muzzioli:
Mettersi a discettare da dove provenga l’antagonismo, da quali esperienze materiali o deviazioni mentali, è fatica sprecata: sta di fatto che, una volta che l’antagonismo si manifesti, non rimane che elaborarlo: elaborarlo in forma di testo in versi, ma anche in forma di argomentazione saggistico-critica: perché la poesia, irrazionale quanto si voglia, ma proprio perciò ha le sue ragioni che (per pascalizzare un po’) la “ragione dominante” non conosce e occorre dirgliele, allora, senza mezzi termini sul mostaccio.
La cosa non è però così semplice, in quanto l’autore antagonista, come vedremo, ha soprattutto da risolvere un problema rappresentato proprio da sé stesso: perché non fa come tutti gli altri? Per capire cosa gli stia succedendo deve far ricorso alle risorse del pensiero, non però come un filosofo metafisico astratto, bensì immergendosi nel caos della situazione presente in modo da poter almeno approssimarsi ai nodi che lo stringono e almeno intravedere la direzione necessaria del suo intervento.
Di qui un certo stile dei saggi di Contiliano, il loro andamento incalzante, polemico o mobilitante, le sue fasi di accumulo squilibrato per forza di cose, dato che qui il comprendere non è assolutamente comprensivo (accomodante), ma mira a scavare differenze e dissidenze radicali.
Antonino Contiliano vive a Marsala. Ha conseguito la Laurea in Pedagogia presso l’Università di Palermo. Riviste classiche e siti web ospitano suoi saggi, testi di poesia e interviste. È redattore di “RETROGUARDIA 3.0 - Miscellanea” (quaderno elettronico di critica letteraria). Negli anni Ottanta/900 ha fatto parte del movimento poetico “Antigruppo siciliano”. Nello stesso periodo è stato redattore delle riviste “Impegno80” e “Spiragli”, e componente del Comitato organizzatore degli “Incontri fra i popoli del Mediterraneo”.
Futuro eretico (2016), OnDevaStar (2015) e Sparse Disarmoniche (2022) sono le sue ultime pubblicazioni di poesia. Come coautore (e “sine nomine”), ha pubblicato Compagni di strada caminando (2003), Marcha Hacker/Risata cyberfreak (2005), ’Elmotell blues (2007). A sua cura (e ideatore del soggetto collettivo anonimo “Noi Rebeldia”) sono stati pubblicati i due volumi di poesia collettiva anonima: We are winning wing (2012) e L’ora zero (2014).
Nel corso della guerra russo-ucraina (2022), insieme con l’attrice di teatro Fabiola Filardo, ha dato vita ad un’antologica di voci poetiche registrate (passato e presente) in formato audio: “Il wu wei della poesia contro le guerre”. Le registrazioni sono edite sul quaderno elettronico di critica letteraria “RETROGUARDIA 3.0 - Miscellanea”. Sue poesie sono state tradotte in lingua croata, greca, francese, macedone, spagnola, catalana, rumena e inglese. In questa ultima lingua, poesie e articoli (e saggi dedicati alla pittura dell’artista siciliano Giacomo Cuttone) sono stati ospitati sulle pagine della rivista indiana “Litterateur Redefining world” dello scrittore ed editore Shajil Anthru (Trivandrum Kerala, India).