Marsala, Emozione, fede (e qualche polemica) alla Sacra Rappresentazione del Giovedì Santo

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
02 Aprile 2015 14:32
Marsala, Emozione, fede (e qualche polemica) alla Sacra Rappresentazione del Giovedì Santo

Anche quest'anno l’emozione è padrona della scena, e la Sacra Rappresentazione del Giovedì Santo è seguita da tantissimi fedeli, appassionati di storia delle tradizioni popolari e da turisti arrivati a Marsala da ogni dove, per assistere al rito tradizionale della Settimana Santa

che, di anno in anno, riserva delle piccole novità al numeroso pubblico già assiepato prima dell’ora tanto attesa, davanti la chiesa di Sant’Anna. La Sacra Rappresentazione itinerante incanta, emoziona e commuove il numeroso pubblico dislocato per la città dove le varie "stazioni" previste dal copione vengono offerte con intensità e fervore.

La Processione del Giovedì Santo di Marsala ha la particolarità di essere l’unica, in provincia di Trapani, ad avere mantenuto l’aspetto delle antiche rappresentazioni teatrali: i gruppi sono composti da cittadini marsalesi che recitano, mentre percorrono le vie della città.

La nascita della Processione del Giovedì Santo a Marsala, che prese forma nel 1755, si deve alla Confraternita religiosa di Sant’Anna: dalla stessa chiesa, in pieno centro storico, in via XIX Luglio, si avvia, a partire dalle 13 circa, attraversa le vie del centro e, in serata, poco dopo le 18, vi si ritira. La processione è aperta dalle confraternite religiose che sfilano in preghiera, prima fra tutte proprio quella di Sant’Anna; a seguire, i quadri viventi che rappresentano i momenti più significativi della Passione di Cristo: l’ingresso a Gerusalemme, i dialoghi con gli apostoli, l’incontro con Pilato ed Erode, l’arresto, la flagellazione, la strada verso la crocifissione con le cadute, e via dicendo fino ad arrivare alla morte nella stessa chiesa.

Come i Misteri di Trapani, anche la Processione del Giovedì Santo di Marsala prevede la presenza della statua del Cristo Morto e di una splendida statua della Madonna Addolorata che piange la morte del figlio e che sarà la protagonista della processione che si svolge, sempre a Marsala, domani, il giorno del Venerdì santo. Concludono la processione la banda musicale e la folla di fedeli.

La rappresentazione si avvale di ottimi impianti recitativi con l'interpretazione di episodi strettamente legati alla narrazione evangelica. I personaggi rappresentati indossano abiti d'epoca, mentre i figuranti del Cristo portano sul volto una maschera di cera per consentire un'uniformità alla rappresentazione che, attualmente, prende avvio dalla chiesa di S.Anna, e vede come primo personaggio un incappucciato della Confraternita che sorregge una lunga croce, affiancato da due uomini che annunciano la processione con il rullio dei tamburi.  Seguono le "veronichette”: ragazze con abiti e sul capo le "coppolette", ossia delle acconciature ricche di preziosi e gioielli come ex-voti.

La direzione artistica, affidata negli anni sia al regista Massimo Pastore, che anche all’attore Maurizio Favilla, quest’anno si è trasformata in “direzione delle recite”, e, a cura dello stesso Favilla, ha introdotto la presenza di alcuni animali (oltre agli asini anche caprette, anatre, conigli o uccelli), o figuranti che interpretano gli antichi mestieri, per rendere più realistica la vita di quel tempo rappresentata dalla processione.

Intanto oggi l'atmosfera della Sacra Rappresentazione è stata turbata da un episodio che ben presto, anche grazie all'uso dei social network, ha fatto il giro della città e ben oltre, ossia l'allontanamento (non è chiaro se volontario oppure obbligato) di alcuni attori che interpretano gli apostoli.

Era previsto, infatti, che dovessero recitare la loro parte, ossia la preghiera del Padre Nostro, che però è stata "abolita" da anni dalle disposizioni in materia di Processione dal Vescovo di Mazara, Monsignor Domenico Mogavero. I componenti del gruppo, tuttavia, assumendosene la responsabilità, hanno ritenuto opportuno recitare l’antica preghiera e dopo alcune “strade”, in corso Amendola, è intervenuto il parroco di Sant’Anna, padre Tommaso Lombardo, invitandoli a desistere dal loro intento, fino a - vista la loro insistenza -  invitarli ad abbandonare la processione e a fare rientro in Chiesa, a  Sant’Anna.

L'episodio non è passato affatto inosservato e le lamentele dei fedeli si sono susseguite con estrema velocità tramite il noto e ormai consueto strumento di comunicazione che è Facebook. 

Jana Cardinale

 02-04- 2015

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